Dopo settimane di stallo, alla fine la battaglia per il superbonus si è conclusa, grazie a una mediazione risolutiva del governo che ha messo d’accordo tutti i partiti. Per sbloccare la situazione, Palazzo Chigi, grazie al lavoro di mediazione del sottosegretario all’Economia Federico Freni, ha riscritto la formulazione della responsabilità in solido per la cessione dei crediti legati ai bonus edilizi, specificando che ogni addebito sarà circoscritto ai casi di violazione “con dolo o colpa grave”
MECCANISMI – Secondo l'accordo tra i partiti, si rischia di finire nei pasticci solo nei casi di condotta fraudolenta, truffa o quantomeno un’operazione connotata da scarsa diligenza. Per quanto riguarda i crediti sorti prima delle misure nate in funzione antifrode, l’emendamento del governo stabilisce che la responsabilità in solido, per soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, sarà circoscritta ai casi di dolo o colpa grave, ma sarà necessaria la presentazione di visti di conformità asseverazioni e attestazioni “ora per allora”
GLI EFFETTI – Questo allargamento della casistica può avere alcuni effetti positivi: per tutta l’estate le richieste per il Superbonus sono cresciute ma spesso sono rimaste parcheggiate nel cassetto fiscale, creando accumuli per gli operatori difficili da smaltire. In questo modo le banche e gli altri operatori finanziari possono essere più liberi nella gestione del credito e quindi non bloccare il mercato e le richieste
I NUMERI – Il vantaggio non è indifferente, visti i cantieri aperti: alla fine di agosto, solo per il Superbonus, Enea rende noto che il numero totale di asseverazioni si attestava a 243907. Per la grande maggioranza, cioè per oltre 130 mila, si tratta di interventi svolti in edifici unifamiliari, seguono le unità funzionalmente indipendenti (74184) e da ultimo i condomini (35321). Tuttavia, sono chiaramente i condomini ad essere i cantieri più complessi, oltre ad essere quelli che generano il maggiore investimento economico, pari ad oltre 20 miliardi di euro
LA SCADENZA PER LE VILLETTE - Vale poi la pena ricordare che il 30 settembre scade un termine importante per chi sta compiendo i lavori del Superbonus per una casa indipendente: entro quella data bisognerà dimostrare di avere effettuato almeno il 30% dei lavori. In questo caso saranno agevolabili le spese compiute fino alla fine di quest’anno. Il 30% dei lavori va calcolato sulla totalità dell’intervento e quindi nel computo entrano sia i lavori trainanti sia quelli trainati e anche le opere che non hanno diritto al superbonus
LA VALUTAZIONE DI ANCE - A sperare nella svolta c'era l’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, che riteneva il provvedimento l’ultima opportunità per sbloccare la cessione del credito: un mercato che "sta paralizzando gli interventi di Superbonus già avviati ed è fonte di grandi disagi per le famiglie e le imprese”. Secondo il governo in questo modo si potrà evitare il fallimento di circa 40 mila aziende, che hanno immagazzinato i crediti ma che non riescono più a monetizzarli. A questo si aggiungono i 20 miliardi di crediti potenziali calcolati dall’Ance